16/09/2023
viaggi
di Redazione«Emerge un raddoppio sia delle entrate sia delle uscite turistiche rispetto all’anno precedente» sottolineano i responsabili di Vamonos-Vacanze.it, riferendosi al rapporto 2023 della Banca d’Italia sui viaggi.
«Raddoppia la spesa dei viaggiatori stranieri» sottolineano i responsabili di Vamonos-Vacanze.it, riferendosi all’edizione 2023 dell’indagine che la Banca d’Italia conduce dal 1996 sui viaggiatori in entrata e in uscita dall’Italia e sulle caratteristiche principali del viaggio.
«In merito al turismo italiano inbound ed outbound, sulla carta quella del 2023 si preannunciava un’estate da tutto esaurito, poi le cose sono un po’ cambiate, ma non possiamo lamentarci dei risultati» prosegue il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo che quest’anno chiuderà con un fatturato di 6 milioni di euro, un risultato eccezionale considerando la giovane età di Vamonos-Vacanze.it, che è entrato ad operare sul mercato in tempi di pandemia (anche se è pure vero che sebbene la società sia giovanissima, può vantare con le esperienze pluridecennali dei componenti del suo team).
«La vacanza balneare è rimasta sempre la prima scelta degli italiani, ma il caldo record ha fatto registrare un’impennata per la montagna che ha fatto registrare un +2% rispetto al 2022» dicono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.
Nonostante l'inflazione e il rincaro dei prezzi e nonostante qualche nostra regione abbia fatto registrare una significativa contrazione, alla fine quest’anno si chiuderà in linea con quello precedente, prevedendosi ancora boom per le principali città d’arte come Roma, Firenze, Venezia e Napoli da parte di turisti stranieri, soprattutto tedeschi, francesi ed americani.
Tornando al rapporto della Banca d’Italia, si rileva che alla crescita delle entrate turistiche dell’Italia hanno contribuito in pari misura la spesa dei viaggiatori provenienti dall’Unione Europea e quella dei viaggiatori extra-Ue; per questi ultimi ha pesato soprattutto il forte incremento delle entrate dagli Stati Uniti ed —in misura minore— dal Regno Unito.
La spesa per i «viaggi di vacanza» è stata trainata soprattutto dai «viaggi culturali» e dalle visite alle città d’arte, che erano stati maggiormente penalizzati nel periodo pandemico. Ma è aumentata significativamente anche la spesa connessa con i «viaggi di lavoro», «in un contesto di ripresa del turismo internazionale globale, che vede crescere significativamente la quota di mercato dell’Italia» sottolineano gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.
Secondo la Banca d’Italia, la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata del 106%, portandosi a 26 miliardi e l’Italia ha ulteriormente ampliato la sua quota di mercato sul turismo globale attestandosi al 4,5% e diventando così il quinto paese al mondo per entrate turistiche.
«Le quote di Stati Uniti, Spagna e Regno Unito sono aumentate, mentre sono lievemente scese quelle di Francia, Germania e Turchia» evidenziano gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.
Mentre la spesa dei viaggiatori russi —come era prevedibile— si è ulteriormente dimezzata, andando a rappresentare ora appena lo 0,2% sulle entrate turistiche dell’Italia.
Le entrate legate ai «viaggi di vacanza» pesano per il 60% su quelle complessive ed ammontano a 26,6 miliardi, trainate dalla forte espansione delle visite alle città d’arte (+275%), una componente che è tornata a rappresentare il motivo principale per questa tipologia di viaggio.
«Ma anche le spese per i viaggi di lavoro hanno superato il valore antecedente lo scoppio della pandemia» aggiungono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.
Certo è che si è ampliata notevolmente la quota di pernottamenti in albergo e nei villaggi turistici, da circa un quinto a quasi un terzo del totale, tuttavia la quota dei pernottamenti alberghieri resta di circa 8 punti percentuali al di sotto della media storica. E se nel 2021 appena il 28% dei viaggiatori stranieri era arrivato in Italia utilizzando l’aereo, tale quota è ora ritornata al 43%, il livello osservato prima del Covid.
«Si osserva infine che l’incidenza delle regioni del Centro sulle entrate complessive è aumentata di ben 4 punti percentuali, portandosi al 23,6%, grazie al forte recupero delle vacanze culturali e dei viaggi nelle città d’arte quali prevalentemente Lazio e Toscana» concludono gli analisti di Vamonos-Vacanze.it.