04/07/2023
viaggi
di Redazione«Sono ancora in molti a lamentarsi per la mancanza di appuntamenti disponibili per il rinnovo dei documenti» sottolineano i responsabili della piattaforma Vamonos-Vacanze.it.
«Continuano le segnalazioni di disservizi e non si placano le critiche: sono ancora in molti a lamentarsi per la mancanza di appuntamenti disponibili per il rinnovo del passaporto» sottolineano i responsabili della piattaforma Vamonos-Vacanze.it, il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo, che —dalla vicina Tunisia alla Polinesia francese— ha stilato un elenco di mete dove viaggiare senza.
Stando alle segnalazioni ricevute dalla online travel agency, le difficoltà interessano ancora oggi l’intero Bel Paese, a macchia di leopardo. A fare alcune prove sul portale «Passaporti Online», in data odierna non risultano infatti appuntamenti disponibili fino a novembre né a Roma (ci si può però recare nella vicina città di Tivoli) né a Milano. Ed il problema ora è anche con le carte d’identità: sul portale «Carta Identità», le attese arrivano anche sopra i 6 mesi in molte delle città più grandi.
Nel primo semestre del 2023 —secondo le stime di Vamonos-Vacanze.it— proprio a causa del “caos passaporti” sono saltati 167 mila viaggi che ad un prezzo medio di 1.796,41 ciascuno hanno determinato per i tour operator una perdita di ben 300 milioni di euro.
«Accorgersi di avere il passaporto scaduto poco prima di partire è una cosa abbastanza frequente, soprattutto se non si oltrepassano sovente le frontiere dell’Unione Europea» sottolineano gli specialisti di Vamonos-Vacanze.it.
«Non averlo —il passaporto— non vuol dire dovere necessariamente rinunciare a scoprire posti nuovi lontano da casa, anche in altri continenti» dicono gli esperti del tour operator specializzato in vacanze di gruppo.
Partendo dall’Italia è infatti possibile raggiungere senza passaporto destinazioni anche molto lontane, perfette per chi è ancora in attesa del rinnovo o del rilascio del passaporto, mete come la Tunisia —con le sue splendide località turistiche e balneari come Hammamet e Djerba— o anche l’Egitto, dove però occorre il visto d’ingresso.
«Ma non solo. Ci sono anche tutti i cosiddetti “territori d’oltremare” dei Paesi dell’Ue» puntualizzano i responsabili di Vamonos-Vacanze.it.
La Francia —ad esempio— conta ben 13 possibili destinazioni in tutto il mondo, a partire dalle isole caraibiche di Guadalupa e Martinica, le isole dell'Oceano Indiano di Reunion e Mayotte ed il territorio costiero sudamericano della Guyana francese, completamente soggetti alle leggi francesi.
E ci sono la Polinesia francese nel Pacifico meridionale, l’arcipelago polinesiano di Wallis e Futuna, le isole caraibiche di Saint Martin e di Saint Barthelemy, nonché Saint Pierre et Miquelon nell'Oceano Atlantico vicino al Canada. E poi ancora il territorio del Pacifico della Nuova Caledonia che detiene uno status speciale con una maggiore autonomia, le Terre australi e antartiche francesi (Taaf) situate nell'Oceano Indiano vicino all’Antartide senza una popolazione permanente e l’isola di Clipperton, situata al largo del Messico, anch’essa disabitata.
«Ma anche i Paesi Bassi hanno 6 mete caraibiche considerate come territori d’oltremare dall’Unione Europea» aggiungono gli esperti di Vamonos-Vacanze.it. Si tratta delle 3 isole-Paesi autonomi di Curaçao (il più grande territorio olandese d’oltremare, a nord del Venezuela), della più nota Aruba e di Sint Maarten dove c’è anche una vivace vita notturna; e delle 3 isole-comuni speciali di Bonaire, Sint Eustatius e Saba, amministrate direttamente dal governo olandese.