14/07/2022
ATTUALITÀ
di Redazione«Tocca ai GreenVestor salvare il pianeta: senza il loro contributo l’impatto del riscaldamento globale sarà sempre più catastrofico» sottolineano gli esperti di Ener2Crowd.com.
«Il 2022 si sta dimostrando molto critico dal punto di
vista climatico ed ambientale, particolarmente in Italia» osservano gli
analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana
di lending crowdfunding ambientale ed energetico.
Secondo i dati dell’Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio
Nazionale delle Ricerche, il primo semestre 2022 è quello in assoluto
più caldo mai registrato nel nostro Paese con un’anomalia media di +0.76°C, che sale a
ben +1.07°C nel Nord Italia. E lo scorso mese, con una temperatura media di
+2.88°C, è stato il secondo mese più caldo mai registrato (+3.44°C si
registrarono a giugno 2003).
«Se non si interverrà rapidamente per limitare le
emissioni —ed il contributo della finanza alternativa diventa cruciale— l’impatto del riscaldamento
globale sarà devastante, con gravi impatti anche sulla sicurezza
alimentare, sulla salute, sull’ambiente e sullo sviluppo
sostenibile» mette in evidenza Niccolò Sovico, ceo, ideatore e
co-fondatore di Ener2Crowd.com.
«Nella lotta contro il climate change bisogna
ora investire 600 miliardi di euro all’anno in più rispetto
agli attuali investimenti per iniziative in ambito energetico, per arrivare
così ad una riduzione del 45% delle emissioni climalteranti entro il 2030 ed all’obiettivo di
zero emissioni nel 2050, condizioni necessarie per limitare l’aumento delle
temperature a 1,5°C» spiegano gli analisti della piattaforma.
Insomma, senza Wall Street, Nasdaq, Piazza Affari, il Shanghai Stock
Exchange e le altre principali Borse del mondo, il contenimento delle
temperature medie globali sotto i 2°C sarà un obiettivo irraggiungibile.
«La strategia globale necessita della
partecipazione dei “Gordon Gekko”, che però devono cambiare pelle e
diventare GreenVestor. Ma non è una cosa impossibile da realizzare, anche
perché la crisi climatica sta attirando sempre più l’attenzione dei
maggiori istituti di credito» puntualizza Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd.com nonché chief analyst del GreenVestingForum.it.
I nuovi prodotti finanziari legati al clima ed alla sostenibilità fanno ormai la parte del leone. Il ruolo del mondo
finanziario —pubblico e privato— è infatti considerato fondamentale per
onorare gli impegni assunti nell’Accordo di Parigi e perseguire l’obiettivo della
neutralità climatica al
2050, come previsto dal Green Deal europeo e confermato dal piano Next Generation EU per la ripresa.
Gli investimenti a prova di clima sono anche in Italia
sempre più numerosi e sempre più importanti, a partire dal 13 marzo 2017 con
la quotazione a Piazza Affari del Green Bond emesso da Enel Finance
International N.V. e garantito da Enel S.p.A., per un controvalore complessivo
di 1,25 miliardi di euro, con cedole annuali pari all’1,00%
del valore nominale.
I risparmiatori però possono guadagnare molto di più. La Green Economy in lending crowdfunding alla maniera di Ener2Crowd.com è infatti in
grado di garantire tassi di interesse del 5,80-7% annuali, a fronte di
rischi prossimi allo zero (il tasso di default ad oggi è pari a zero). Insomma un
ritorno esponenzialmente più alto rispetto al rendimento medio ponderato del
paniere di titoli di Stato (RendiStato) che nella “fascia di vita residua a 12-18 mesi” a giugno 2022
registra un rendimento dello 1,076% o al rendimento medio dei Bot (RendiBot) che sempre a giugno 2022 registra un rendimento negativo dello 0,033%.
«E sulla nostra piattaforma per ogni euro
investito si ottiene una riduzione di emissioni di Co2 pari a 0,52 chili» enfatizza il ceo di Ener2Crowd.com, il cui
contributo contro il riscaldamento globale non è di poco conto.
Tutti possono contribuire a combattere il climate change, dalle banche con i loro grandi investitori alle piattaforme di lending crowdfunding etico con i loro piccoli risparmiatori, che hanno il fondamentale ruolo di promuovere una “rivoluzione verde” che parte dal basso, democratizzando e rendendo accessibile ad ogni singolo cittadino —con un investimento di anche soli 100 euro— la possibilità di operare una scelta concreta per cambiare il mondo.