24/04/2023
economia
di Redazione«L’Italia è il quinto Paese in Europa per volumi di denaro investiti nel crowdfunding, ma la percentuale investita rispetto alla ricchezza privata è ancora esigua: lo 0,01%» osservano gli analisti di Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti ed il risparmio green.
Includendo anche il Regno Unito, l’Italia continua ad essere il quinto Paese in Europa per volumi di denaro investiti nel crowdfunding. Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti ed il risparmio green, traccia il trend 2023 del crowdfunding basandosi sui dati del Cambridge Centre for Alternative Finance e del portale specializzato in finanza alternativa CrowdfundingHub, fondato nel 2015 da Ronald Kleverlaan, consulente della Commissione Europea e co-fondatore dell’European Crowdfunding Network.
Dall’analisi emerge che mercato italiano del crowdfunding ha registrato un massiccio aumento dei volumi, dovuto —secondo il CrowdfundingHub— ad una maggiore regolamentazione (la novità più rilevante è stata l’implementazione del Regolamento Ue 2020/1503 relativo ai fornitori euro- pei di servizi di crowdfunding che ha introdotto nuovi adempimenti per il settore, rendendo più uniformi le norme tra portali equity e lending e favorendo l’operatività cross-border) ed a migliorie nella professionalità operativa delle società del settore.
Per il “crowdinvesting”, secondo quanto mette in evidenza l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, la raccolta cumulata delle 90 piattaforme attive in Italia al 31 giugno 2022 è risultata pari a 1,13 miliardi di euro, quindi il dato medio è di 12,6 milioni per ciascuna piattaforma, con un aumento del 27% negli ultimi 12 mesi (431 milioni di euro di raccolta).
Tenuto conto che tra il secondo semestre 2021 ed il primo semestre 2022 si è registrato un calo del 2,2% nella raccolta —seppure i dati vadano destagionalizzati—, Ener2Crowd.com ha prudentemente considerato che il trend 2023 segnerà una crescita pari al 25%.
Insomma, nello scenario ipotizzato da Ener2Crowd.com, coerente con i dati del Cambridge Centre for Alternative Finance, del CrowdfundingHub e del PoliMi, la raccolta annuale del crowdinvesting si chiuderà a 538 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
Nel dettaglio, Ener2Crowd.com prevede una raccolta annuale 2023 che per l’equity crowdfunding sarà pari a 122 milioni in ambito non-immobiliare e di 55 milioni in ambito immobiliare, mentre i minibond collocati sui portali ammonteranno a 47 milioni di euro.
Positivamente influenzato anche dalla pandemia globale, l’equity crowdfunding aveva già fatto registrato un aumento record del 95% dal 2019 al 2020, raggiungendo i 122,5 milioni di euro (fonte CrowdfundingHub) per poi salire a 180 milioni nel 2022 (fonte PoliMi) con la previsione complessiva di 224 milioni per il 2023 (proiezione Ener2Crowd.com).
Per il lending crowdfunding, le piattaforme e le APP nel 2023 raccoglieranno invece 128 milioni destinati alle imprese in settori non-immobiliari, 104 milioni in ambito immobiliare ed 82 milioni destinati a persone fisiche.
Il mercato del lending crowdfunding (prestiti) ha anch’esso registrato un aumento rilevante, pari al 75% dal 2019 al 2020, dominando il mercato con un volume totale di 180 milioni di euro (fonte CrowdfundingHub) per poi salire a 251 milioni nel 2022 (fonte PoliMi) con la previsione complessiva di 314 milioni per il 2023 (proiezione Ener2Crowd.com).
«Ottimi risultati, ma è ancora molto bassa —come ha osservato anche il Cambridge Centre for Alternative Finance— la percentuale investita rispetto alla ricchezza privata detenuta che in Italia, così come anche in Spagna, è davvero esigua: lo 0,01%» puntualizza Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd nonché Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde.
«Per il 2023 vi è un grande fermento di iniziative sia per il settore della finanza alternativa che per il mercato dell’energia rinnovabile: un fermento a cui anche il PNRR darà un forte impulso. Già negli ultimi mesi il mercato del crowdfunding ha visto l’ingresso di grandi multinazionali del settore energetico che hanno utilizzato lo strumento come forma di partecipazione dei cittadini» conclude Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore della piattaforma Ener2Crowd.com.