19/03/2024
ATTUALITÀ
di RedazioneAlla presenza del sindaco e delle autorità regionali, in questa occasione verrà anche presentato il libro fotografico “Acqua Corrente”, commissionato da EnergRed per raccontare attraverso le immagini le sensazioni dei cittadini, portate allo scoperto grazie all’esperienza immersiva dei fotografi che hanno vissuto all’interno della comunità stessa.
Attraverso
un progetto editoriale fotografico senza scopo di lucro, EnergRed (www.energred.com) racconta il percorso di transizione
energetica più emblematico d’Italia, quello
di una comunità che,
grazie al recupero di una storica centrale idroelettrica, si avvia a diventare la
prima «nZEC» d’Italia (Near Zero Energy
Community).
«Al centro dell’iniziativa vi è la
ristrutturazione e rimessa in funzione di una centrale idroelettrica ferma da
anni, quella nel comune di Villetta Barrea, all’interno del Parco Nazionale
d’Abruzzo, un patrimonio architettonico e storico che
risale al 1910» spiega Moreno
Scarchini, fondatore
e ceo della E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione
energetica delle pmi italiane.
Dopo la sua prima
inaugurazione, avvenuta nel 1910, la centrale ha cessato di funzionare durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i tedeschi la
distrussero, fino ad essere poi ripristinata nel 1952 dall’Enel per
cessare nuovamente di funzionare negli Anni Sessanta del secolo scorso.
Più recentemente, venne
ripristinata e riaperta ancora una volta nel 1995, ma nel
2015 un’alluvione ne interruppe nuovamente il
servizio ponendola di fatto in uno stato di abbandono, fino all’arrivo
di EnergRed che, inserendola nel
proprio programma di recupero delle infrastrutture di produzione di energia
rinnovabile, l’ha portata a
nuova vita concludendo il “revamping”.
«Per tutti noi villettesi è “la centralina”,
da sempre. Pochissimi borghi possono vantare di possederne una, ma —oltre ad
essere un bene prezioso per il forte valore sociale che ha per la comunità— la
centrale è sempre stata anche un problema per il Comune, perché è quasi
proibitivo gestire un impianto del genere senza le adeguate competenze tecniche
ed ingegneristiche che essa richiede» commenta Giuseppina
Colantoni, Sindaco
di Villetta Barrea.
Mantenerne la proprietà oppure cederla
ad un privato? Questo
fu il dilemma da risolvere nell’autunno
del 2016 per l’amministrazione comunale.
Poi la conoscenza con EnergRed cambia di nuovo le carte in tavola, questa volta,
finalmente, in positivo.
«Mai la mia amministrazione ed il Comune di
Villetta Barrea hanno avuto un partner più serio, affidabile e competente del team
di EnergRed. Con loro abbiamo condiviso la volontà di dare alla centralina una nuova vita,
con l’ambizione di trasformare
Villetta in una comunità a impatto energetico quasi zero» enfatizza
il Sindaco.
Oltre
all’iniziativa ingegneristica, EnergRed ha tuttavia voluto accompagnare il progetto con un percorso
artistico e culturale: “Acqua Corrente”, attraverso il quale
raccontare passato, presente e futuro della transizione
energetica di un’intera comunità, documentando attraverso le
immagini il vissuto dei cittadini, portato allo scoperto grazie
ad un’esperienza immersiva e “sociologica” vissuta in presa diretta all’interno
della comunità.
«Il libro è stato
pensato come omaggio ad una
comunità che sa di essere bella e ha l’orgoglio
di mostrarsi come tale. Il recupero della centrale idroelettrica di Villetta
Barrea non fa eccezione: per noi è un’opera “bella”
per la sua utilità per la comunità locale, per l’armonia con
il territorio, per la sua funzionalità operativa e per la sua sostenibilità ambientale, trattandosi di produzione di energia rinnovabile. Ecco dunque un pratico
esempio di come se ogni opera umana fosse pensata anche come “bella”
vivremmo in un mondo sicuramente migliore» dice orgogliosamente Moreno Scarchini.
A realizzare il progetto tre grandi maestri della fotografia ambientale a cui EnergRed ha affidato l’incarico: Alfredo Corrao, fotografo e docente di fotografia
specializzato nella documentazione dei beni culturali; Yvonne De Rosa, che con la sue immagini si
propone la creazione di un dialogo occasione di scambio e di arricchimento
culturale; e Simona Filippini, già allieva
a Parigi del maestro Paolo Roversi, particolarmente interessata all’evoluzione
della società per narrare storie di donne, di nuovi cittadini e di giovani.
Il
libro resterà a testimoniare
questo importante momento, documentando un percorso che trascende gli
aspetti meramente tecnici ed economici e diventa un fenomeno sociale.
«Grazie ad una collaborazione
pubblico-privato che ha coinvolto i cittadini, inizialmente anche attraverso l’utilizzo
dello strumento del crowdfunding, abbiamo voluto condividere la
nostra visione di un futuro basato su innovazione, sostenibilità e su
meccanismi di mercato che pongono il cittadino al centro di tutto» sottolinea Moreno
Scarchini.
Prendersi cura non solo dei clienti diretti ma anche delle intere comunità coinvolte dai progetti e condividerne con esse i benefici sono i principi fondamentali della metodologia Care&Share, con cui EnergRed vuole produrre energia a “chilometri ed emissioni zero” senza che gli utilizzatori interessati debbano affrontare costi, ma godendo solo dei vantaggi di una maggiore sostenibilità.